Edvard Munch, pittore dell'anima -
Munch 1863 – 1944, dal 9 marzo al 19 giugno.
Cammino creativo ed umano del grande artista anticipatore dei temi dell'Espressionismo.
La mostra monografica di Edvard Munch, nato il 12 dicembre 1863 a Loten, in Norvegia, ripercorre il cammino creativo ed umano del grande artista anticipatore dei temi dell'Espressionismo.
Oltre cento capolavori di cui circa sessanta olii e una cinquantina di opere grafiche tra acquaforti, litografie, xilografie provenienti dai più noti musei e dalle più importanti sedi espositive norvegesi testimoniano l'angoscia esistenziale moderna che pervade l'opera di Munch e caratterizza la poetica espressionista: "Ecco urlare la disperazione: l''uomo chiede urlando la sua anima, un solo grido d'angoscia sale dal nostro tempo. Anche l'arte urla nelle tenebre, chiama al soccorso, invoca lo spirito: è l'Espressionismo".
"La mia arte ha le sue radici nelle riflessioni sul perché non sono uguale agli altri, sul perché ci fu una maledizione sulla mia culla, sul perché sono stato gettato nel mondo senza poter scegliere". E quel senso di morte che pervade tutta la sua produzione pittorica come un'ombra ineluttabile, incombe sul giovane Munch, sin da quando a soli cinque anni perde la madre e a quattordici vede morire la sorella. "Nella casa della mia infanzia abitavano malattia e morte. Non ho mai superato l'infelicità di allora Così vissi coi morti."
Le tele di Munch sono popolate da spettri della mente, fantasmi dell'anima, inquietanti presenze dai volti simili a teschi che in una immobilità glaciale ci fissano ora da desolanti interni claustrofobici ora da paesaggi nei quali cieli infuocati si tingono di rosso sangue o di violetti lividi e luttuosi. "I miei quadri sono i miei diari" scrive l'artista e nelle sue opere scrive e riscrive la sua vita in un racconto che si fa visione.
In mostra anche la splendida litografia de L'urlo (1895), dolorosamente intensa nell'incisività delle linee quasi gorghi di una mente che non sa più contenere l'angoscia. Le mani portate alle orecchie in una sigla che ricorre in tante altre composizioni, non servono a non sentire un urlo che parte da dentro e invade l'universo intero in un tramonto dalle tinte solforose che prelude all'inferno di una mente malata.
I capolavori inquieti di uno dei protagonisti assoluti del Novecento, anticipatore dei temi dell'Espressionismo, profeta indiscusso dell'angoscia esistenziale, delle paure e dei tormenti interiori dell'uomo moderno sfilano in mostra raccontando l'intero cammino creativo e umano dell'artista, dai suoi esordi naturalistici ai viaggi europei, dall'esperienza simbolista fino ai risultati formali che preludono alla nascita della moderna pittura espressionista. Sono circa sessanta oli e una cinquantina di opere grafiche tra acquaforti, litografie, xilografie, prestiti dai più importanti musei norvegesi e internazionali. Dal 10 marzo al 19 giugno 2005, al Complesso del Vittoriano.
Munch. 1863-1944
Roma – Complesso del Vittoriano
Via S.Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
dal lunedì al giovedì 9.30-19.30; venerdì e sabato 9.30-23.30; domenica 9.30-20.30
costo del biglietto: intero €9.00 ; ridotto €6.50
per informazioni: tel. 06/6780664
Catalogo Skira Editore
www.comune.roma.it
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