menu
 
I nostri valori
 
Newsletter
 
archivio
 
Amministrazione
 
menu
Il Raggio
Valid HTML 4.01 Transitional
 
 
In Primo Piano
Indietro
Mercoledì 23 marzo il Senato ha approvato, concludendone il passaggio in prima lettura, la Riforma della Costituzione elaborata dalla maggioranza e che riguarda ben 53 articoli.
Il secondo passaggio di revisione costituzionale non prevede discussione nel merito. Questo significa che la seconda lettura non ammette la presentazione di emendamenti e il testo approvato finora, una volta discusso, può essere solo ratificato o respinto.
Ora la Riforma tornerà alla Camera, che potrà discuterla immediatamente. Sono infatti passati più di tre mesi da quando ha approvato il testo in prima lettura. Quindi in teoria il Senato potrebbe pronunciare il "sì" definitivo già prima di agosto o settembre.
Da quel momento il centrosinistra potrà attivarsi per sottoporre la Riforma al referendum confermativo, raccogliendo cinquecentomila firme in un arco di tempo di tre mesi oppure avanzandone richiesta attraverso un quinto dei componenti di una delle due Camere o per mezzo di cinque Consigli regionali. Ciò significa che nel periodo di ottobre, novembre il Governo potrebbe trovarsi a dover fissare la data del referendum.
Prima o dopo le elezioni politiche 2006? Votando in questa legislatura, nell'eventualità di una ratifica popolare che si annuncia sofferta, il Senato federale previsto dalla Riforma entrerebbe in vigore nel 2011, altrimenti entrerebbe in vigore nel 2016. Ma al di là di queste valutazioni tecniche il tentativo, posto in essere senza successo da una parte della maggioranza, di rinviare a dopo Pasqua l'approvazione in prima lettura tradisce il timore di una consultazione referendaria dall'esito incerto fissata a pochi giorni dal voto delle politiche.
Foto precedenti
 
menu
 
menu
» tutti gli articoli
 
link vari
 
Cerca con Google
Cerca con Google
Roma18.it