menu
 
I nostri valori
 
Newsletter
 
archivio
 
Amministrazione
 
menu
Il Raggio
Valid HTML 4.01 Transitional
 
 
Notizie
Indietro
Seminario internazionale a Berlino per una nuova Bretton Woods

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un breve resoconto dell'importante appuntamento internazionale tenutosi alla fine di giugno a Berlino, sul tema del ritorno ad una nuova conferenza di Bretton Woods alla scopo di ristrutturare il sistema finanziario internazionale per definire parità monetarie stabili.
Vi hanno preso parte economisti e personalità politiche da ogni parte del mondo e tra questi l'amico Paolo Raimondi, Presidente del Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà, che con la consueta lucidità ce ne segnala gli esiti e i passaggi salienti.


Al seminario di economia e geopolitica tenuto dal centro di studi strategici dell' "Executive Intelligence Review" il 28-29 giugno a Berlino, intitolato "Verso una Nuova Bretton Woods", il fondatore dell'EIR, l'economista democratico americano Lyndon LaRouche ha affrontato il tema scottante di come determinare il valore delle monete e dei relativi rapporti di cambio in un accordo d'emergenza tra le principali potenze per un nuovo sistema monetario. Hanno partecipato al seminario scienziati, economisti e personalità politiche da Russia, Cina, India, Egitto, Israele, Ungheria, Croazia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Svizzera, Italia, Francia, Danimarca, Germania e Stati Uniti.
Per l'Italia era presente una folta delegazioni composta tra l'altro dall'On. Mario Lettieri della Margherita, Nino Galloni, economista, e Paolo Raimondi, presidente del Movimento Internazionaole per i Diritti Civili - Solidarietà. L'On. Lettieri ha presentato gli aspetti salienti della sua mozione, votata il 6 aprile dal Parlamento, dove si impegnava il governo a intraprendere tutte le iniziative necessarie a favorire la convocazione di una nuova conferenza per definire un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale come quella di Bretton Woods alla fine della seconda guerra mondiale. Lettieri ha sottolineato i pericoli della globalizzazione finanziaria e della delocalizzazione industriale in corso, ribadendo la necessità di un rilancio dell'economia reale in Italia e a livello internazionale. L'iniziativa di Lettieri ha ricevuto un forte sostegno soprattutto dai rappresentanti indiani, americani e russi. Per la Russia era presente anche il parlamentare Sergei Glaziev, già candidato presidenziale alle passate elezioni. Nelle settimane scorse molti leader delle nazioni in via di sviluppo avevano apprezzato pubblicamente l'iniziativa di Lettieri.
"Il valore di una moneta", ha detto LaRouche, "non è il valore statistico medio attuale, basato sui tassi di cambio. Esso è determinato dalla forza della moneta stessa che è espressa dal tasso di crescita dell'economia. Quindi, il valore della moneta viene stabilito con una decisione politica tra i governi rilevanti".
"Se fossi Presidente, io genererei, col sostegno del Congresso, un'emissione autorizzata di credito, prevista dalla Costituzione americana, e impegnerei quel credito in un progetto di sviluppo delle infrastrutture economiche di base e in progetti esistenti pronti ad essere messi in cantiere - progetti idraulici, energia, trasporti di massa ecc. – con cui possiamo aumentare automaticamente il tasso netto di output dell'economia USA, già quest'anno, oltre il livello di soglia."
In una conferenza monetaria internazionale di emergenza, ha detto LaRouche, "Terremo i contabili fuori, e lasceremo entrare gli economisti che capiscono la materia. Diremo: ‘Questo sarà il valore del dollaro, tramite accordi e per un impegno preso. Un accordo sovrano per la crescita, in cui replicheremo lo sviluppo che rese gli Stati Uniti, nel 1945, la più potente economia che il mondo avesse visto. Da parte vostra, che farete? Qual è il vostro tasso di crescita? Quali sono i vostri impegni tecnologici? Qual è il vostro sviluppo infrastrutturale?' La questione centrale sarà: quale saranno le nostre decisioni di investimento nell'economia fisica nei prossimi 25-50 anni, nelle prossime due generazioni?"


Paolo Raimondi

 
menu
 
menu
» tutti gli articoli
 
link vari
 
Cerca con Google
Cerca con Google
Roma18.it