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Democrazia nelle Regole: cittadinanza consapevole

Riceviamo dagli amici Giulio Bacosi e Franco Baccarini il manifesto della loro associazione "Democrazia nelle regole".
Siamo lieti di poterlo pubblicare per dare spazio agli alti ideali che lo animano e al progetto di formare una "cittadinanza consapevole" che accomuna i loro sforzi ai nostri.
Ci auguriamo che possa essere l'inizio di una proficua collaborazione in difesa delle regole e dei principi democratici fondamentali che sono patrimonio di ognuno di noi.



Democrazia nelle Regole è un'Associazione a-partitica di Promozione Sociale, che si propone quale guida neutra ed affidabile di informazione, giuridica e non solo.
Suoi destinatari privilegiati sono cittadini, studenti e, in genere, tutti coloro che hanno voglia di "capire" e di "agire" in nome della pace, della giustizia, della libertà e della solidarietà.
DnR è sganciata da logiche di partito: essa è funzionale alla promozione della "cultura delle regole".

Se, poi, ci di domanda di "quali regole" occorre promuovere la cultura, la risposta è semplice: occorre promuovere regole che assicurino:
- libertà;
- solidarietà.
Una libertà senza solidarietà è una falsa libertà; è una libertà egoistica che, nello spingere ad ottenere tutto per sé, conduce alla più subdola delle forme di schiavitù, vale a dire all'egoismo.
La libertà più vera, quella più autentica, è invece la libertà solidale, quella che spinge a muoversi verso gli altri senza attendere nulla in cambio. Solo nella solidarietà si è realmente "liberi" e consapevoli di essere calati in una società "dalle mani reciprocamente tese", all'interno della quale non si è mai soli.

Dal rispetto delle regole improntate al principio di "libertà solidale" non potranno che discendere:
- giustizia;
- pace.
Quando infatti ciò che si ha - che è poi ciò che fa sentir "liberi" - tanto in termini di beni materiali quanto in termini di doti spirituali - lo si mette tutti, almeno in parte, a disposizione degli altri (della collettività), è impossibile avvertire ingiustizia e non nascono sentimenti di guerra.
La cooperazione, la collaborazione, il rispetto reciproco alimentano la giustizia e costituiscono il più autentico sostrato della pace.

Creare un sistema di regole improntato al principio della "Libertà Solidale", capace in sé di assicurare "Giustizia e Pace", è forse meno difficile di quanto si creda.
Ciò non foss'altro per il fatto che è quello cui tutti in qualche modo aspirano.
Occorre però necessariamente far luogo ad una società contraddistinta:
- da una una informazione neutra, corretta, chiara e di semplice comunicatività, tale da raggiungere tutti indistintamente, in modo da creare in modo omogeneo sul territorio una "cittadinanza consapevole";
- da molteplici occasioni di dialogo e confronto tra i cittadini - senza distinzioni di professione, età, ceto sociale o quant'altro - in modo da favorire il libero scambio di idee in un'ottica costruttiva di progresso e miglioramento generale delle condizioni di vita.

L'informazione deve allora essere neutra, corretta, chiara e di semplice comunicatività.

La società deve poi offrire molteplici e frequenti occasioni di dialogo tra i cittadini.

La cittadinanza può invece divenire realmente "consapevole" solo se si incontra, se dialoga, se avverte come un dovere lo scambio di idee in vista del miglioramento collettivo della vita.

In un momento storico in cui le idee latitano e pullulano le (spesso false) opinioni; in un'epoca in cui, come è stato ben detto, si è passati dall'idealismo all'opinionismo; in un contesto nel quale tutti scommettono su chi vincerà il campionato di calcio, in cui si vota un partito politico come si fa il tifo per la propria squadra, ma nel quale nulla o quasi si sa sul concetto di "quorum referendario" o su altri principi consacrati nella Costituzione Repubblicana, Democrazia nelle Regole si propone di raggiungere l'obiettivo della "cittadinanza consapevole" cui si accennava più sopra.
"Democrazia": perché il potere di gestire una società trova il suo fondamento e la sua legittimazione nel popolo che di quella società è parte integrante. In sostanza, il potere è nel popolo, e non in chi lo rappresenta, che gestisce solo una delega e che è responsabile del perseguimento del fine ultimo, vale a dire il benessere collettivo ed il miglioramento delle condizioni di vita di tutti.
"Nelle Regole": perché non occorrono rivoluzioni per perseguire il bene comune. Basta solo applicare le regole che ci sono o, se ritenute non idonee, cambiare tali regole, attraverso "le regole" a questo scopo previste nel sistema (Costituzione Repubblicana), vale a dire attraverso il voto.

L'Italia è una e indivisibile (art.5 Cost.).
Un'affermazione che non può essere smentita da nessuno, né contraddetta in alcun modo, pena la "nullificazione" di chi - come Garibaldi o Mazzini, solo per fare qualche esempio - ha dedicato l'intera vita ad "unirla". E lo ha fatto credendoci; perseguendo quell'"ideale" che, nel tempo presente, sembra lontano dal comportamento di tanti concittadini, esasperati da una crisi sempre più profonda della società, capace di distruggere qualunque "fede", di abbattere qualunque "credo".
Nella consapevolezza della genialità italiana - che, varrà rammentarlo, ha dato i natali a personaggi come Fermi, Galileo, Leonardo, Colombo (una lista interminabile....) - serve allora uno Stato "all'altezza", capace - quanto meno - di assolvere con prontezza alle funzioni che gli sono demandate.

DnR intende agire per favorire l'evoluzione dello Stato e della società in modo tale che realizzino nel loro operare concreto i principi di uguaglianza e libertà sanciti nella Costituzione e non siano pesantemente condizionati da gruppi di pressione e lobbies in grado solo di diffondere logiche di potere e comportamenti da sfruttatori di rendite parassitarie, nocive per il corretto e meritocratico sviluppo della Nazione.
In questa ottica, la realizzazione di una cittadinanza consapevole dei propri doveri oltre che dei propri diritti richiede da parte di ogni singolo cittadino un continuo e quotidiano sforzo individuale di conoscenza, di aggiornamento e di studio, inteso al miglioramento delle capacità personali e morali, onde riscoprirsi soggetto attivo e partecipe "effettivo" delle sorti della Nazione, capace come tale di vincere gli interessi settoriali e le loro rendite di posizione; non già, all'opposto, un oggetto "passivo" di giochi ed interessi altrui.
Donde la promozione di iniziative culturali intese a favorire lo sviluppo di quelle conoscenze che appaiono necessarie a consentire una concreta ed attiva partecipazione alla vita del Paese, scongiurando che il futuro della nazione possa essere condizionato da egoistici gruppi d'interesse.

Una sola cosa certamente accomuna tutti i soci e i simpatizzanti di DnR.
Il nostro slogan:
Inneschiamo la spirale dell'Amore

 
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