E' stato snellito rispetto alla stesura originale perché sia più adatto all'attualità. È quanto ha detto il regista Pietro Garinei parlando dello spettacolo "Se il tempo fosse un gambero" che debutterà domani 12 aprile sul palco al Teatro Sistina, con repliche fino all'8 maggio. Nei panni dei due protagonisti di questa commedia musicale scritta da Jaja Fiastri e da Bernardino Zapponi sono impegnati Max Giusti e Roberta Lanfranchi. Ad affiancarli, Liana Orfei, Rosanna Ruffini, Roberto Ciufoli e Vincenzo Failla.
Benché snellita, la trama rimane inalterata. La storia, infatti, continua a raccontare del sogno di Adelina che, in occasione del suo centesimo compleanno, esprime il desiderio di voler tornare indietro nel tempo. L'ideale sarebbe poter rivivere un certo giorno del 1928, per potere dire di "sì" ad un principe, innamorato di lei, a cui aveva detto di no. Detto fatto, arriva il più scalcinato dei diavoli dell'inferno che, mandato sulla terra per riabilitarsi, deve riuscire a riconquistare l'anima della simpatica e dolce vecchietta. Un sortilegio permette all'anziana donnina di ritrovarsi improvvisamente giovane, all'epoca in cui gestiva con la mamma una bancarella di frutta e verdura al mercato di Campo de' fiori. La bella ragazza vive per una seconda volta la sua esistenza, trovandosi alle prese con le insistenze del nobile Stanislao Poniatowsky, con le premure interessate della Sora Lalla, sua mamma, con le piccole invadenze della Sora Cleofe. Ma sopratutto, deve fare i conti con un simpatico chauffeur di nome Max, dal ruolo piuttosto ambiguo, di cui presto s'invaghisce.
La commedia, che debuttò con grandissimo successo nel 1986 nell'interpretazione di Nancy Brilli e di Enrico Montesano, si presentava già allora molto fluida. Eppure, assicura Pietro Garinei, oggi il ritmo è ancora più serrato, grazie all'eliminazione di tutti quegli elementi che a venti anni di distanza dal primo debutto, correvano in rischio di apparire un po' datati.
Il diavolo che s'intrufola nella vicenda acquisendo le sembianze dell'autista del principe, è Max Giusti, al Sistina per la seconda volta (la prima come protagonista). Ma l'attore, teme il confronto con Enrico Montesano? "Assolutamente no - afferma -. Mi sento pronto per il ruolo, pur conoscendo i miei limiti". E poi parlando della commedia, ha proseguito: "Qui c'è un meccanismo perfetto, un vero orologio della durata di due ore e mezzo. Mi piace questa compagnia in cui si ride senza mai perdere di vista la storia. Ogni volta che arriviamo al finale, mi esce sempre la lacrimuccia".
Adelina è Roberta Lanfranchi che considera la coronazione di un enorme desiderio la possibilità di recitare sulle tavole del Sistina. "Per me essere qui è grandioso: mi sto impegnando per portare a compimento un sogno - dice -. Con il canto all'inizio me la sono vista brutta, ma io sono del segno dell'ariete ed accetto le sfide". "Il mio personaggio è quello di una vecchietta che vuole tornare indietro nel tempo per avere la possibilità di dire di sì ad un principe. Io tornerei indietro? Direi proprio di no, sono arrivata a trent'anni e sono soddisfatta di quello che ho fatto fino ad ora". E la mamma di questa fruttivendola sognatrice come si comporta nella commedia? "Cerco di far scegliere mia figlia nel modo giusto - racconta Liana Orfei, che veste i panni della Sora Lalla -. Fra uno squattrinato ed un principe pieno di soldi....chi preferireste voi? Ma Adelina non ci sente. Lei vuole l'amore!". Arriva, dulcis in fundo, il principe Poniatowsky? "Non fa altro che prendere schiaffoni dalla ragazza che ama - ha detto Roberto Ciufoli, che porta in scena il personaggio -. Ciò dimostra che, anche se il diavolo ci mette le mani, se una donna dice di 'no', è 'no'. Punto e basta".
Repliche dal 12 aprile all'8 maggio.
Teatro Sistina, via Sistina 129. Tel. 06-4200711.
Simona Rubeis
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