Apre il 17 aprile, in una sede inconsueta quanto suggestiva, il Tempio di Adriano a piazza di Pietra, la mostra 'Kennedy' retrospettiva di grande respiro sulla vita di John e Robert Kennedy. Un percorso che ricompone due vite, conclusesi entrambi con un omicida colpo di pistola.
Qui si parla della vita di chi, come John, da Presidente degli Stati Uniti rappresentò le speranze di gran parte del mondo, e di quella di suo fratello Robert, collaboratore fidato e, dopo l'assassinio di John Fitzgerald, candidato lui stesso alla Presidenza per il Partito Democratico. Una storia che continua ad emozionare, commuovere e non far smettere di sperare: perché quel modo di fare politica, di interpretare il mondo, è ancora attuale, anche al di fuori da quella mitica età dell'oro tutta americana, che già nel suo farsi, proprio per le idealità di rinnovamento che esprimeva, fu soprannominata 'Camelot'.
La mostra 'Kennedy', aperta fino al 2 maggio (ingresso gratuito), è composta da oltre settecento fotografie originali e vari oggetti legati alla vita e all'attività quotidiana di JFK, di sua moglie, di Robert e della famiglia, per la prima volta presentati al pubblico.
Il corpo principale della mostra è rappresentato dall'archivio fotografico dalla galleria Camera Work di Berlino che ha contribuito all'esposizione con la concessione di 600 foto dei più prestigiosi fotografi di questo secolo: da Cornell Capa a Elliott Erwitt, da Mark Shaw e Yousuf Karsh a Jacques Lowe. Tra gli oggetti in mostra, oltre alla mitica sedia a dondolo usata da John Kennedy nella sala Ovale, gadget della campagna elettorale che JFK sostenne e vinse contro il candidato repubblicano, Richard Nixon.
All'inaugurazione della mostra, il 15 aprile, parteciperanno il sindaco Walter Veltroni, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Mel Sembler e Kerry Kennedy, figlia di Robert, attiva nel direttivo del Robert F. Kennedy Memorial Center for Human Rights (organizzazione no-profit che si occupa di giustizia sociale)
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