La sedia vuota di Ariel Sharon – "Realizzerò le intenzioni di Ariel Sharon": con queste parole il vicepremier Ehud Olmert, che mercoledì ha assunto la carica ad interim di primo ministro, ha aperto la consueta seduta domenicale del consiglio dei ministri israeliani.
A quanto pare, l'obiettivo principale della seduta è stato quello di dare prova di stabilità politica sia agli israeliani sia ai vicini arabi. "Siamo stati molto confortati - ha detto il vicepremier - nel sentire il parere dei medici secondo i quali la situazione è migliorata, si è stabilizzata, e che resta un barlume di speranza".
"Se Sharon fosse presente" ha affermato Olmert "vorrebbe che tutti i ministri tornassero a occuparsi dei problemi del Paese, delle questioni relative alla sicurezza, all'economia e ai servizi sociali: questo continueremo a fare", ha ribadito Olmert, il quale ha affermato che i medici hanno offerto "un raggio di speranza" per quel che riguarda le condizioni del premier: "Speriamo e preghiamo che possa recuperare le forze e tornare a guidare il governo e lo Stato di Israele".
I medici hanno tuttavia affermato che se le probabilità di sopravvivenza di Sharon sono attualmente "molto alte", altrettanto certi sono i danni cerebrali causati dall'emorragia: una volta uscito dal coma il premier potrebbe essere in grado di comprendere e di parlare, ma non potrà più esercitare le sue funzioni politiche.
Se Ariel Sharon dovesse essere definito dai medici "permanentemente incapace" il governo dovrebbe immediatamente riunirsi per nominare un successore: attualmente il premier viene considerato "temporaneamente incapace" e dunque la guida dell'esecutivo è passata ad interim al suo vice. Se necessario il successore dovrà esere scelto tra quei ministri che siano sia parlamentari che membri del nuovo partito di Sharon, il Kadima: la rosa comprende solo cinque nomi, il principale dei quali è appunto quello di Olmert mentre è escluso il titolare della Difesa, Shaul Mofaz, che non è un deputato.Una decisione in merito al grado di incapacità di Sharon verrà presa solo quando il premier uscirà dal coma farmacologico, da notare che se i ministri del Kadima non trovassero un accordo interno per scgeliere il nuovo premier, i voti decisivi sarebbero quelli dei ministri del Likud, che hanno sospeso le proprie dimissioni dall'esecutivo alla luce della gravità della situazione.
Ieri Olmert ha ricevuto diverse telefonate di dirigenti stranieri, tutti interessati a conoscere la sua linea di condotta in assenza di Sharon. "La democrazia israeliana è forte" ha detto Olmert aprendo la seduta di governo "tutti i suoi apparati funzionano, così deve essere".
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