Difficile trovare titolo più azzeccato de "Il trionfo della veduta" per celebrare il genio pittorico del Canaletto. Un titolo che, tra l'altro, gioca una partita doppia: oltre allo specifico della mostra si rivela infatti particolarmente appropriato per descrivere il favore che attualmente raccoglie il genere 'veduta' (pensiamo per esempio a 'Imago Urbis' in contemporanea ai Musei Capitolini).
Con la mostra in corso a Palazzo Giustiniani , che con la sua teoria di saloni fa da sontuosa cornice alle tele, Giovanni Antonio Canal -il Canaletto- esibisce il virtuosismo magistrale che lo rese il più grande vedutista del Settecento. 'Scoperto' dai collezionisti stranieri (fu il console Joseph Smith a regalargli fama internazionale), adorato e ben retribuito dai committenti d'Oltremanica, il Canaletto si 'fece il pennello'nella bottega di casa, a Venezia, lavorando alle scenografie teatrali in cui l'atelier del padre Bernardo era specializzato. Ma fu durante un viaggio romano che il Canal incontrò la sua vocazione, iniziando a cimentarsi con le vedute 'al naturale', e nella mostra alle ambientazioni romane sono dedicati tre dipinti (rovine del Foro, il Pantheon, la Basilica di Massenzio). Per cogliere la luce giusta, a Venezia il Canaletto preferiva buttare giù i primi schizzi dalla barca, per cogliere meglio rifrazioni e tonalità coloristiche, salvo poi dedicarsi all'accuratissima ricostruzione degli scorci cittadini nel suo studio e all'aperto, magari aiutandosi con la 'camera ottica', che permetteva ricalchi in precisione. Il percorso espositivo raccoglie circa 40 tele e altrettanti disegni. La mostra è aperta fino al 19 giugno.
www.canaletto.it
Palazzo Giustiniani, via dei Giustiniani 11
Orario: tutti i giorni. Dalla domenica al mercoledì dalle 9,30 alle 19,30 (ultimo ingresso ore 18,30)
Dal giovedì al sabato dalle 9,30 alle 21 (ultimo ingresso ore 20.00)
Biglietti 9 euro (ridotti 8, scuole 5)
Info 199112112
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