Cinema: The fog - Nebbia assassina -
Il remake del film omonimo diretto da John Carpenter nel 1980 è una vera e propria offesa al genere horror. Che a Hollywood manchino idee innovative è cosa risaputa, ma riprendere un film del passato (tra l'altro neanche troppo bello) e rifarlo in modo pessimo è masochismo cinematografico, soprattutto se nelle note di produzione troviamo citato il nome dello stesso John Carpenter, che in passato si era sempre impegnato in film di buona se non ottima fattura (come ad esempio lo splendido "Halloween" del 1978).
Il tema della storia è a larghe linee lo stesso del film originale: in un paesino marittimo degli Stati Uniti, durante i festeggiamenti dedicati ai fondatori della città, si susseguono dei misteriosi delitti preannunciati da una nebbia anomala.

Il fatto che il regista si chiami Rupert Wainwright, che ovviamente non ha la genialità stilistica di Carpenter, è già di per sé un punto debole del film, se poi aggiungiamo il fatto che al posto di attori del calibro di Jamie Lee Curtis (lanciata proprio in "Halloween") e di Janet Leight (la vittima della doccia in "Psyco", tanto per capirsi) ci siano dei presunti divi adolescenziali pescati dalle serie tv come Tom Welling (Clark Kent in "Smallville") e Maggie Grace ("Lost") fa capire subito la differenza sostanziale tra le due pellicole: al posto della qualità recitativa ci sono bei volti e fisici scolpiti, che saranno pure belli a vedersi ma poco credibili a livello narrativo, per non parlare poi dal punto di vista della recitazione, dove gli attori di questo remake sono capaci di far rimpiangere anche le comparse del film precedente.
Ci vuole davvero molto impegno e coraggio per rifare un film dopo venticinque anni e riuscire nell'impresa di renderlo inguardabile. Ma era proprio necessario? La risposta ovviamente è no. Una porcheria da evitare.


Alessio Trerotoli