Il Presidente della Repubblica, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Il provvedimento è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Con lo scioglimento delle Camere si dà ufficialmente il via alla campagna elettorale ed entra in vigore la par condicio in vista delle elezioni politiche.
Il consiglio dei ministri si è riunito a Palazzo Chigi subito dopo il decreto di scioglimento e ha approvato l'indizione dei comizi elettorali per il 9 e il 10 aprile. E' già stata stabilita anche la data della prima seduta delle nuove assemblee di Camera e Senato: il 28 aprile.
Il parlamento che uscirà dalle urne avrà tra i suoi primi compiti quello dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica: il mandato settennale di Ciampi scade infatti a maggio.
In un appello televisivo, diffuso subito dopo lo scioglimento delle Camere, il presidente della Repubblica ha invitato ad affrontare la campagna elettorale con un confronto improntato alla reciproca correttezza tra gli schieramenti politici. Inoltre, ha invitato i candidati a discutere dei problemi concreti dei cittadini.
Riportiamo il testo integrale della dichiarazione del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, diffuso dall'ufficio stampa del Quirinale: "Ho firmato stamani il decreto di scioglimento delle Camere e, poco dopo, il decreto che, vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, indice le elezioni delle nuove Camere per il 9 e 10 aprile prossimi. Si è così conclusa una legislatura, che è giunta sostanzialmente alla sua scadenza naturale. Si è aperta la campagna elettorale, con le sue precise regole. In questa circostanza sento il dovere di riaffermare due concetti, di esprimere due auspici. Il primo è che il confronto elettorale, pur nella sua vivacità dialettica, si mantenga sempre nei limiti di reciproca correttezza, imposti dal rispetto dovuto alla persona umana, dalla lealtà di tutti verso la Nazione, dal prestigio dell'Italia, dall'amore di Patria. Il secondo auspicio è che il dibattito si sviluppi, anzi si concentri, sui problemi che riguardano da vicino i cittadini, la loro vita, e, quindi, sulle soluzioni proposte dalle diverse forze politiche per lo sviluppo civile, economico e sociale dell'Italia. Sono questi i temi che gli Italiani hanno a cuore, che gli Italiani desiderano approfondire: l'affluenza alle urne sarà più numerosa; il voto di ciascun elettore più consapevole".
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