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La protesta degli studenti nelle strade di Parigi – Con l'occupazione di questi giorni la Sorbona sembra tornata ad essere il simbolo della protesta giovanile francese, anche se questo movimento non vuole seguire le orme del maggio del '68. Situazioni troppo diverse e poi, dicono alcuni studenti, la vera differenza è che allora quando si usciva dall'università si trovava un lavoro. Il '68 resta comunque un riferimento quasi obbligato.
Lo ha ricordato il rettore Maurice Quenet quando ha detto che è da allora che l'ateneo non veniva occupato di notte. L'occupazione si è conclusa all'alba di sabato. Centinaia di studenti erano asserragliati da tre notti nell'università di Parigi per protestare contro la legge sul contratto di primo impiego voluta dal governo del premier Dominique de Villepin. La legge contestata contiene il discusso contratto di primo impiego (Cpe), che prevede la possibilità di licenziamento senza giustificazione per i neo assunti con meno di 26 anni entro un periodo di prova fissato a due anni.
Prima dello sgombero gli scontri con le forze anti sommossa erano tornati a divampare in serata e intorno alle 4 del mattino un gruppo di agenti con manganelli e gas lacrimogeni ha fatto irruzione nell'ateneo, stroncando i tentativi dei giovani di opporsi: nel giro di dieci minuti il complesso è stato completamente evacuato. Gli studenti avevano cercato di fermare la carica formando una catena umana al grido di "Resistenza pacifica", ma non sono riusciti a evitare la resa, anche se sono scoppiati nuovi disordini che hanno provocato diversi feriti: tra questi almeno undici poliziotti, un dimostrante e un fotografo che stava seguendo gli sviluppi della vicenda. Dall'inizio dell'occupazione sono 31 le persone rimaste ferite.
Sgomberi analoghi hanno avuto luogo nella notte anche in numerose altre delle 85 università di Francia presidiate nei giorni scorsi dai manifestanti. Nella notte c'erano già stati scontri tra polizia e manifestanti in Place de la Sorbonne e nelle zone circostanti. Alcuni gruppi di giovani protestavano contro la nuova legge sul lavoro, ne sono scaturiti tafferugli con lanci di lacrimogeni da parte della polizia e di vari oggetti da parte dei manifestanti. Anche gli studenti asserragliati nella Sorbona hanno partecipato gettando contro i poliziotti un po' di tutto, dagli estintori alle sedie ai libri. All'interno gli studenti si erano preparati a un eventuale assalto accumulando oggetti pesanti davanti ai portoni di ingresso. Gli incidenti, cominciati verso mezzanotte sulla piazza antistante l'università, sono proseguiti in boulevard Saint Michel, dove sono state smantellate piccole barricate. Nonostante gli sgomberi, dopo l'approvazione in Senato, prosegue la contestazione della legge che in questi giorni ha visto sfilare uniti studenti e lavoratori.
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